Praticare attività fisica è molto importante per riuscire ad ottenere un corpo tonico e asciutto ma soprattutto in salute. La salute e l’attività fisica sono infatti concatenanti perchè per riuscire ad avere uno stile di vita completamente sano non è necessario solo controllare l’alimentazione ma anche fare movimento.
E’ appurato che anche se non pratichiamo uno sport faticoso dove il dispendio di calorie è alto, il movimento aiuta comunque il nostro organismo a rimanere in forma.
Basta una passeggiata di un’ora al giorno, l’attenzione di prendere le scale al posto dell’ascensore o di uscire a piedi invece di usare sempre l’automobile.
E’ anche giusto però scegliere l’attività fisica più adatta a noi in base al nostro stato di salute. Infatti alcuni sport necessitano di un lavoro cardiaco molto intenso o di uno sforzo eccessivo che non tutti possono permettersi se magari soffrono di qualche patologia.
Per questo è sempre consigliabile rivolgersi ad un medico prima di iniziare a praticare uno sport.
Cos’è l’activity tracker e perchè è utile indossarlo
Questo dispositivo è molto simile esteticamente ad un braccialetto o ad un orologio, a seconda se scegliamo il modello senza o con schermo.
Perciò si tratta di un oggetto piccolo ma di grande utilità che può essere un ottimo alleato non soltanto per chi pratica sport a livello professionistico o in modo serio, ma anche per chi vuole semplicemente tenersi in movimento perchè sa quanto sia importante.
Questo dispositivo, come abbiamo già accennato, ha tra le sue funzioni anche quella del rilevamento del battito cardiaco.
Ovviamente si tratta di una misurazione affidabile ma non precisa quanto una fascia toracica oppure un macchinario medico. E’ però un dato che può servire a noi stessi per capire quanto il nostro cuore stia faticando in movimento e quali siano i tempi di recupero. Inoltre può essere molto importante come informazione da girare al nostro allenatore, al nostro personal trainer o al nostro medico.
Questo ci permetterà di capire quali sono i nostri progressi, i nostri errori, gli obiettivi che vogliamo raggiungere e se il nostro cuore fatica troppo in determinati momenti.
Perchè scegliere un tracker con la misurazione della pressione
Questa funzione ci potrà essere utile anche in modo quotidiano perchè risulta importante tenerla sotto controllo quotidianamente.
Che cos’è la pressione arteriosa?
La pressione arteriosa è la forza con la quale il sangue viene spinto attraverso i vasi sanguigni del corpo (vene e arterie).
La pressione dipende dalla quantità di sangue che il cuore spinge nella fase di pompaggio e dalle resistenze che si oppongono al suo scorrimento. Il cuore è infatti una pompa molto efficace che, contraendosi e rilassandosi invia il sangue a tutti i tessuti del nostro corpo.
La pressione massima dipende perciò dall’efficienza della pompa cardiaca (quantità di sangue espulso ad ogni contrazione) e dall’elasticità delle pareti delle arterie. Quando la parte cava delle arterie si restringe o diminuisce l’elasticità delle pareti, il sangue incontra maggiori difficoltà a scorrere e in questi casi la pressione massima aumenta oltre i normali limiti.
Terminato lo svuotamento del cuore, inizia la fase di riempimento (diastole). In questo momento il flusso del sangue nelle arterie diminuisce e diminuisce anche la pressione sanguigna che raggiunge il suo valore minimo un attimo prima dell’inizio della nuova sistole. Un processo che si ripete in modo continuo.
La pressione arteriosa minima dipende perciò dalla resistenza che il sangue incontra nei tessuti periferici. Più il flusso è ostacolato e più lentamente la pressione scenderà.
Variazioni della pressione arteriosa
Pressione arteriosa è perciò rappresentata dalla moltiplicazione della portata cardiaca e le resistenze periferiche.
La portata cardiaca è la quantità di sangue espulsa ad ogni movimento sistole e moltiplicata per il numero di battiti al minuto.
La pressione arteriosa è quindi determinata da tre fattori:
- la quantità di sangue che viene immessa in circolo durante la sistole
- la forza di contrazione del muscolo cardiaco
- le resistenze offerte da vene e arterie al passaggio del flusso sanguigno
Questi tre elementi subiscono un controllo esterno dovuto soprattutto a stimoli ormonali e nervosi. Il nostro corpo è in grado di regolare autonomamente la pressione cardiaca in base alle esigenze dei vari organi.
Ad esempio mentre saliamo le scale la pressione aumenta perché i muscoli e l’apparato respiratorio hanno bisogno di più ossigeno, ma anche perché la contrazione muscolare tende ad chiudere i vasi aumentando le resistenze periferiche. Al contrario mentre stiamo dormendo la pressione si abbassa poichè le richieste metaboliche dei vari organi sono minime. Un bagno caldo, ad esempio, grazie all’effetto dilatatorio del calore è in grado di diminuire la pressione sanguigna.
I valori normali della pressione sanguigna
La pressione del sangue deve rimanere entro un certo limite di valori prestabiliti per assicurare ossigeno e nutrienti a tutto il corpo. Questo limite varia dai 75 agli 80 mmHg per la pressione minima e dai 115 ai 120 mmHg per la pressione massima
Al di sotto di questi valori il sangue non è immesso in circolo in modo positivo ed efficace ed i tessuti periferici finiscono per ricevere meno ossigeno e nutrienti. Chi soffre di pressione bassa infatti prova un senso di vertigini, la vista annebbiata e la sensazione di svenimento proprio perchè c’è un ridotto apporto di ossigeno alle cellule del cervello.
Ma questo può accadere anche a chi non soffre di questo problema. Quando ad esempio ci alziamo di colpo dalla posizione coricata e la testa comincia a girare. In questi casi si verifica un brusco calo di pressione causato dalla forza di gravità che richiama il sangue nei vasi inferiori e determina nello stesso momento un temporaneo iperflusso di sangue a livello locale. In condizioni normali i vasi rispondono tempestivamente a questo fenomeno contraendosi ed ostacolando quindi il flusso verso il basso, facendo passare in fretta queste sensazioni; allo stesso tempo l’aumento di pressione è favorito dall’accelerazione del battito cardiaco.